La biotina, anche conosciuta come vitamina B7, è un integratore popolare per la salute di pelle, capelli e unghie. Tuttavia, un uso eccessivo o errato di biotina può portare a effetti collaterali, interferenze con test di laboratorio e altre problematiche. In questo articolo esploreremo le principali controindicazioni della biotina e come assumerla in sicurezza.
La biotina, o vitamina B7, è una vitamina idrosolubile fondamentale per il metabolismo degli acidi grassi, degli amminoacidi e del glucosio. È largamente usata per migliorare la salute dei capelli, delle unghie e della pelle, motivo per cui è spesso inclusa in numerosi integratori alimentari. La biotina è naturalmente presente in alimenti come uova, noci e alcuni vegetali, ma molte persone la assumono anche come supplemento per godere dei suoi effetti sui capelli e sulla pelle.
Tuttavia, non tutti sanno che un uso eccessivo di biotina può causare controindicazioni e effetti collaterali indesiderati, che includono alterazioni nei risultati dei test di laboratorio e potenziali interazioni con altri farmaci.
Anche se biotina è generalmente sicura e ben tollerata, un sovradosaggio superiore ai 10 mg/die potrebbe portare a problematiche come insonnia, sete eccessiva, e aumento della minzione. Diversi studi hanno documentato che eccessi di biotina vengono rapidamente espulsi nelle urine, ma potrebbero comunque interferire con test di laboratorio e diagnosi mediche (FDA, 2020).
Ad esempio, un eccesso di biotina potrebbe alterare il risultato di test per la tiroide, come il test per i livelli di troponina, rendendo più difficile diagnosticare condizioni urgenti come un infarto miocardico. In alcuni casi, potrebbe sembrare che il livello di troponina sia normale, portando quindi a una diagnosi errata. Questo è il motivo per cui molti medici consigliano di interrompere l’uso di integratori di biotina almeno 48 ore prima di esami importanti (Sicurezza FDA, 2020).
La biotina può anche interferire con farmaci e integratori che assumiamo. I farmaci anticonvulsivanti come la carbamazepina, la fenitoina o il fenobarbitale possono ridurre le concentrazioni plasmatiche di biotina, influenzando negativamente il suo metabolismo. Anche gli antibiotici e la vitamina B5 (acido pantotenico) possono ridurre l’assorbimento della biotina, annullando parzialmente i suoi benefici (Research Journal of Clinical Pharmacology, 2021).
Inoltre, la biotina può interagire con i farmaci usati per trattare la tiroide. Se assunta durante trattamenti ormonali, la biotina potrebbe alterare i risultati dei test tiroidei, creando risultati falsamente elevati o bassi (Agenzia Italiana del Farmaco, 2020).
Durante la gravidanza e l’allattamento, è importante non assumere biotina in quantità superiori a quelle raccomandate. Sebbene non ci siano controindicazioni evidenti, alti livelli di biotina potrebbero interferire con il metabolismo e alterare il corretto funzionamento di alcune funzioni corporee. È sempre meglio consultare il medico prima di iniziare a prendere integratori di biotina durante questi periodi delicati (Journal of Clinical Nutrition, 2019).
Inoltre, l’uso continuo di biotina in dosi elevate può influire sulla microflora intestinale e causare potenziali problematiche digestive, come l’aumento di minzione o fastidi intestinali. Questi effetti collaterali sono più frequenti in chi assume dosaggi elevati di biotina, come nel caso di biotina 5000 mcg o più.
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